Il futuro delle metropoli, la 'Città del Quarto d'Ora': da Parigi a Milano
Il modello della città del quarto d’ora si propone di rivoluzionare l’urbanistica e l’organizzazione strutturale delle città moderne, creando quartieri (anche periferici) autonomi e vivibili. L’idea alla base è quella di decentrare in ogni quartiere i servizi essenziali per i cittadini, in modo che tutti i luoghi necessari per usufruire dei servizi sanitari e amministrativi, lavorare, andare a scuola, fare sport, socializzare, fare la spesa, fare una passeggiata, mangiare fuori, etc…. siano raggiungibili in massimo 15 minuti da casa, a piedi o in bicicletta. Si incentiva così un tipo di mobilità meno stressante e che non inquina, una “decelerazione” che rende la vita nei centri urbani più green e meno frenetica.
Il progetto è stato presentato inizialmente dal sindaco di Parigi Anne Hidalgo e, in un certo senso, ricalca iniziative come quella dei 20-minute neighborhood a Portland (Stati Uniti) o dei superblocks a Barcellona. Avrebbe potuto fare la fine di tanti altri progetti lanciati da un sindaco a caccia di consenso per la rielezione e destinati a finire nei manuali di urbanistica. E' invece tornato di grande attualità ed è stato rilanciato anche in Italia dalla città di Milano, attraverso una una serie di iniziative concrete per avviare il progetto di trasformazione della metropoli lombarda in una “città 15 minuti”.
Tra i principali interventi ricordiamo:
- Creazione di piazze tattiche, ovvero piazze pedonali con panchine, alberi e tavoli da ping pong. Ne sono già state realizzate 40, ma si punta a crearne una per ogni quartiere. E’ stato anche indetto un bando per finanziare progetti di pedonalizzazione volti a rendere vivibili da bambini e ragazzi tutti gli spazi adiacenti alle scuole materne, elementari e medie.
- Progettazione di 24 nuove strutture socio-sanitarie con medici di base, pediatri e specialisti, volte ad ampliare e ramificare l’offerta sanitaria sul territorio.
- Creazione di uffici pubblici in ogni quartiere per facilitare l’erogazione dei servici civici. Il primo hub polifunzionale è già stato aperto nel quartiere San Siro.
- Creazione di nuovi percorsi ciclopedonali (750km finanziati dal Pnrr) e introduzione del limite di velocità a 30km/h per le auto, con l’obiettivo di agevolare e rendere più sicura la mobilità dei pedoni e delle biciclette.
Si tratta naturalmente di un progetto a lungo termine, ma che ci aiuterà a ripensare i nostri centri urbani in una dimensione più umana e di “prossimità”, con in mente la nuova unità di misura del quarto d’ora.
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